Invasione di Ad-Blocker: a rischio il futuro del Digital Advertising?

Condividi:

Secondo uno studio di Accenture, il 61% dei consumer è a conoscenza degli Ad-Blocker, e il 42% pagherebbe per eliminare gli adv.

Image courtesy of mapichai at FreeDigitalPhotos.net

Sappiamo quanto gli annunci pubblicitari (video, immagini, testo) possono essere fastidiosi quando leggiamo un articolo, o guardiamo un video, ma sembra che siano presenti sulle pagine della maggior parte dei siti web. D’altronde se siamo arrivati a questo punto è perché la pubblicità si è spostata dalle forme tradizionali come carta stampata, TV e radio al web.
Ma gli utenti non sono stati a guardare: ad un primo periodo contraddistinto dall’invasione di banner in ogni dove sulle pagine web, ne è seguito immediatamente un altro in cui ogni utente ha installato sul browser l’Ad-Blocker per velocizzare il caricamento delle pagine web, ridurre il consumo di banda e migliorare alcuni aspetti legati alla privacy.
Secondo un recente studio di Accenture, in media il 61% dei consumer è a conoscenza delle diverse opzioni che permettono di bloccare gli adv (testo, immagini e video) sulle pagine web, e il 42% pagherebbe per eliminarli. E questo secondo  accade perché “… troppi annunci sono scarsamente mirati. Nel mondo di oggi contraddistinto da contenuti personalizzati, essere costretti a guardare un annuncio che non ha rilevanza è un’occasione mancata ed è come se fosse un’invadenza nel tempo dedicato allo schermo…”.

il 61% dei consumer è a conoscenza delle diverse opzioni che permettono di bloccare gli adv (testo, immagini e video) sulle pagine web, e il 42% pagherebbe per eliminarli.

Le percentuali dello studio lo confermano: il 74% dei consumer visualizza adv che non corrispondono ai loro interessi, mentre il 50% sarebbe interessato a visualizzare pubblicità che coincidono con i loro interessi.

I consumer più interessati da questo trend sono i giovani (18-24 anni): secondo lo studio il 69% di loro conosce queste tecnologie, il 66% per la fascia 25-34 anni.
A livello geografico, i consumer dei Paesi emergenti sono più informati riguardo gli Ad-blocker rispetto ai consumer dei Paesi economicamente maturi – rispettivamente 65% e 58%. L percentuale più alta viene registrata in Messico (82%), quella più bassa in U.K. (55%)

Lo studio è stato compiuto intervistando 28000 consumer in 28 Paesi, tra cui l’Italia.