La crescita del Social commerce

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Quali sono i portali e i Social Media che influenzano di più lo shopping, e in che modo. I dati in un articolo di Startups.fm

Social Commerce, nato come “costola” del classico e-commerce, ha affermato la sua presenza grazie alla rapida crescita dei social media: attraverso l’utilizzo dei social media, le aziende riescono a garantire il social engagement, e soprattutto il personale vendite ha un valido strumento di supporto per le vendite e gli acquisti di beni e servizi, oltre che per il CRM. Attraverso i meccanismi classici di condivisione, valutazione e recensione, i Social diventano il veicolo principale per lo scambio di informazioni su prodotti e servizi di un’azienda, e quindi riescono ad influenzare (in senso positivo o negativo) gli acquisti sul web.
Grazie alla loro natura intrinseca di strumento che facilita la conoscenza di aziende e prodotti, molti utenti si affidano ai Social Media per fare acquisti: secondo un articolo pubblicato da Startups.fm (http://startups.fm/2013/09/20/rise-of-social-commerce-influencing-how-people-spend-for-shopping-online.html) il 74% si affida ai social prima per prendere una decisione sugli acquisti, il 55% condivide le sue esperienze di acquisto online sui social.
Tra le piattaforme “social” più influenti, troviamo il colosso Facebook: solo nel 2004 c’erano più di 1 milione di advertiser; nel 2006 su Twitter il 33% degli utenti seguiva un brand e il 67% di loro acquistava dal brand che seguiva. Più di Facebook, è Pinterest, il Social Media nato per avere i propri interessi sempre a portata di mano, a guidare la categoria delle APP e dei Social Network nati per lo shoppping: con i suoi 70 milioni di utenti, occupa il 41% della quota e-commerce. A creare Social Engagement ci pensa Instagram – circa il 25% in più rispetto a tutte le altre piattaforme.
Se invece diamo uno sguardo alle piattaforme nate con l’obiettivo di offrire agli utenti beni e servizi a prezzi vantaggiosi, o ai gruppi di acquisto, troviamo per esempio, Groupon – più di 50 milioni di persone nel mondo hanno scaricato l’App.
Quanto contano le recensioni? Moltissimo, specie su alcuni portali: Amazon, per esempio, conta 209 milioni di utenti, o Yelp, dove il 90% degli utenti dichiara che le recensioni positive hanno influenzato i loro acquisti da quell’azienda.
Altri siti web hanno deciso di incorporare al loro interno i sistemi di chat e di forum per permettere agli utenti di scambiare opinioni e dare suggerimenti, una sorta di offline shopping: nel 2009 50.000 utenti avevano scaricato l’App “Fashism” ad un anno dal lancio, oppure Fab.com dove oltre 10 milioni di utenti condividono le loro esperienze di shopping.
E poi esistono altri portali che non sono propriamente “Social” né tantomeno possono annoverarsi tra i portali che supportano le vendite e aiutano gli utenti ad orientarsi negli acquisti, ma sono i siti “crowdfounding” e “crowdsourcing”, ossia “costruiti” dagli utenti, attraverso community o upload di immagini e file. Come per esempio, Threadless, sito e-commerce dove artisti di tutto il mondo postano le loro creazioni, alcune delle quali vengono stampate su abbigliamento e oggetti per essere vendute, che dal 200 ad oggi conta oltre 8 milioni di dollari dati a oltre 1200 artisti; oppure ModCloth, portale di accessori e vestiti vintage, che ha registrato un 40% di incremento ogni anno.

Per visualizzare i dati collegarsi sul sito web http://startups.fm/2013/09/20/rise-of-social-commerce-influencing-how-people-spend-for-shopping-online.html

Matteo Giaccari